1.8 - Quadro RB

 

I dati dei fabbricati sono registrati in Gestione Immobili.

 

E' obbligatorio l'utilizzo della procedura Gestione Immobili.

 

I dati nel quadro RB dei Redditi PF vengono visualizzati in base all'adempimento ma non sono editabili.

 

 

PROCEDURA OPERATIVA PER INSERIRE UN NUOVO IMMOBILE NON PRESENTE IN GESTIONE IMMOBILI

  1. 1. Sul quadro RA Terreni (per inserire un nuovo terreno) o sul quadro RB Fabbricati (per inserire un nuovo fabbricato), cliccare sul bottone ;

  2. inserire i dati dei terreni o dei fabbricati e confermare cliccando sul bottone ;

I dati inseriti vengono registrati nella Gestione Immobili e riportati in automatico nel quadro RA o nel quadro RB.

Se il soggetto proprietario non è presente in Gestione Immobili e non è presente neanche in Anagrafica Unica è necessario:

 

 

PROCEDURA OPERATIVA PER MODIFICARE UN IMMOBILE GIA’ PRESENTE NEL QUADRO RA/RB

  1. Nel quadro RA o nel quadro RB selezionare l’immobile da variare.

  2. Cliccare sul bottone per variare i terreni nel quadro RA e/o sul bottone per variare i fabbricati nel quadro RB;

  3. Eseguire le modifiche e confermare cliccando sul bottone ;

I dati modificati vengono registrati nella Gestione Immobili e riportati in automatico nel quadro RA o nel quadro RB.

Nel caso di variazioni per lo stesso immobile superiori a 4, cliccare sul bottone per accedere alla videata dei righi successivi al quarto.

 

 

PROCEDURA OPERATIVA PER INSERIRE I DATI DI POSSESSO DI UN IMMOBILE GIA’ PRESENTE IN GESTIONE IMMOBILI

  1. Posizionarsi sul quadro RA o sul quadro RB;

  2. Cliccare sul bottone ;

 

Prima modalità

  1. Inserire i dati catastali dell’immobile.

  2. Se inserendo i dati catastali dell’immobile viene visualizzato “Ident. Catastali già presenti”, significa che l’immobile è già presente in archivio.

 

 

Cliccare sul bottone (Vai su immobile già presente) adiacente per posizionarsi direttamente sull’immobile interessato.

 

 

Cliccare sul bottone per eseguire eventuali modifiche e inserire i dati del proprietario selezionato (indicare ad esempio la quota di possesso) nella sezione “Proprietari”  e confermare con F12.

Modificare poi anche le quote degli altri proprietari nella sezione “Proprietari”.

 

  1. Se in Gestione Immobili è presente più di un immobile con gli stessi dati catastali (ad esempio perché per i dati catastali è stato inserito solo il campo “Categoria”), cliccando sul bottone (Vai su immobile già presente) viene visualizzato l’elenco degli immobili che corrispondono ai dati catastali indicati.

 

 

Cliccare sul bottone "Funzioni" e selezionare la voce "Mostra anche i proprietari" per visualizzare nell’elenco anche i proprietari degli immobili.

 

 

Selezionare l’immobile interessato con doppio click, inserire i dati relativi al proprietario selezionato (indicare ad esempio la quota di possesso) e confermare con F12.

 

Modificare poi anche le quote degli altri proprietari nella sezione “Proprietari”.

 

 

Seconda modalità (consigliata se l’utente ritiene che l’immobile sia già presente ma non sono stati inseriti i dati di possesso relativi al proprietario selezionato)

  1. Se non viene indicato nessun dato catastale, cliccare sul bottone (Vai su immobile già presente)

 

 

Viene visualizzata la videata relativa agli immobili del proprietario.

 

 

Selezionare, cliccando sul bottone , il proprietario interessato.

Verranno visualizzati tutti gli immobili di proprietà del proprietario selezionato.

 

 

Da qui è possibile:

Cliccando sul bottone , viene visualizzato l’elenco degli immobili degli altri proprietari.

Selezionare l’immobile interessato con doppio click, inserire i dati relativi al proprietario selezionato (indicare ad esempio la quota di possesso) e confermare con F12.

Modificare poi anche le quote degli altri proprietari nella sezione “Proprietari”.

 

 

Cliccare sul bottone "Funzioni" e selezionare la voce "Mostra anche i proprietari" per visualizzare nell’elenco anche i proprietari degli immobili.

Se l’immobile non è presente, cliccare sul bottone "Funzioni" e selezionare "Inserisci Fabbricato" o "Inserisci Terreno" per inserire un nuovo immobile.

 

 

Ricerca

Per la ricerca di terreni già inseriti premere CTRL F5 o cliccare sul bottone .

Nella ricerca è presente la colonna "Cod. immobile" che evidenzia il codice del fabbricato nella procedura Gestione Immobili.

 

 

Nel Quadro B è possibile il calcolo relativo al reddito minimo da dichiarare in caso di locazione immobiliare (come previsto dalla Finanziaria 2005) per evitare eventuali accertamenti dell’Amministrazione finanziaria (Minimum Tax Immobiliare).

 

 

Calcolo

 

Riporto in

Il reddito imponibile (col. 13 Totale) viene riportato nel quadro RN

Il reddito imponibile (col. 13 Totale) viene riportato nel quadro RF rigo RF10.

In questo caso viene impostato il campo "Stampa" = NO.

Il reddito imponibile (col. 13 Totale) viene riportato nel quadro RG rigo RG10.

In questo caso viene impostato il campo "Stampa" = NO.

 

Nota:

Se è impostato "RF" e "RG" è possibile inserire, in caso di immobili locati non strumentali, anche le spese di manutenzione ordinaria.

 

 

 

DATI DA GESTIONE IMMOBILI

I dati della sezione vengono trasferiti dalla procedura Gestione Immobili.

Vengono trasferiti solo gli immobili che rientrano nel periodo di validità 01/01/2017 - 31/12/2017.

Cliccare sul bottone per inserire i fabbricati o modificare quelli già esistenti nella Gestione Immobili.

 

Sull’ultima variazione del fabbricato è possibile effettuare delle variazioni che, in uscita dalla Gestione Immobili verranno riportate in Redditi PF.

 

DATI CATASTALI DELL’IMMOBILE

 

Comune (col. 9)

E' OBBLIGATORIO INDICARE IL CODICE CATASTALE DEL COMUNE.

Il codice catastale del comune verrà utilizzato anche per la stampa del quadro RB colonna 9.

 

Subcodice comune

Il subcodice identifica il comune nel caso in cui siano presenti più località negli estimi catastali.

Attenzione:

per i comuni con il subcodice (Bassano del Grappa (VI), Marostica (VI), Schio (VI), Valdagno (VI), Venezia (VE), Fivizzano (MS), Genova (GE), Lamezia (CZ) fare attenzione alla scelta delle zone censuarie (la scelta errata della zona censuaria comporta un errato calcolo della rendita).

 

Comune ad alta densità abitativa

La casella viene barrata in automatico se il comune indicato appartiene all’elenco dei comuni ad alta densità abitativa approvato dalla Delibera CIPE n. 87 del 13/11/2003 – Legge n. 431/1998, art. 8).

Nella procedura Redditi PF è presente la tabella “Comuni ad alta densità abitativa” presente nel Menù Archivi – Tabelle.

La casella viene utilizzata per dare messaggio di avvertimento “Presente utilizzo 8 e comune non ad alta densità abitativa” in uscita dalla dichiarazione (ALT F3) nel caso in cui sia presente almeno un rigo con Utilizzo = 8 e il comune indicato non appartiene a un comune ad alta densità abitativa, in questo caso è necessario verificare l’utilizzo indicato in dichiarazione.

 

Categoria

Indicare la categoria di appartenenza dell'immobile.

A1 - Abitazioni di tipo signorile

A2 - Abitazioni di tipo civile

A3 - Abitazioni di tipo economico

A4 - Abitazioni di tipo popolare

A5 - Abitazioni di tipo ultrapopolare

A6 - Abitazioni di tipo rurale

A7 - Abitazioni in villini

A8 - Abitazioni in ville

A9 - Castelli,palazzi artist. e storici

A10 - Uffici e studi privati

A11 - Abitazioni, alloggi tipici

B1 - Collegi e convitti, educandati

B2 - Case di cura ed ospedali

B3 - Prigioni e riformatori

B4 - Uffici pubblici

B5 - Scuole e laboratori scientifici

B6 - Biblioteche, pinacoteche, musei

B7 - Cappelle ed oratori

B8 - Magazz. sotterranei per depositi

C1 - Negozi e botteghe

C2 - Magazzini e locali di deposito

C3 - Laboratorio per arti e mestieri

C4 - Fabbricati, locali per eserc. spor.

C5 - Stabilimenti balneari e acque cur.

C6 - Stalle, scuderie, rimesse, autorim.

C7 - Tettoie chiuse o aperte

D1 - Immobili a destinazione speciale

D2 -Alberghi e pensioni

D3 - Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli similari

D4 - Case di cura ed ospedali

D5 - Istituto di credito, cambio e assicurazione

D6 - Fabbricati e locali per esercizi sportivi

D7 - Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze attività industriale

D8 - Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze attività commerciale

D9 - Edifici galleggianti o sospesi ancorati al suolo, ponti private soggetti a pedaggio

D10 - Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole

D11 - Scuole e laboratori scientifici privati

D12 - Posti barca in luoghi turistici

E1 - Immobili a destinazione particolare

E2 -

E3 -

E4 -

E5 -

E6 -

E7 -

E8 -

E9 –

 

Gli immobili appartenenti alla categoria F non vengono trasferiti da Gestione immobili in quanto privi di rendita e quindi non rilevanti ai fini dei redditi.

 

 

Classe

Indicare la classe di appartenenza dell'immobile desumibile dal certificato catastale o quella attribuita a fabbricati similari per fabbricati sprovvisti di rendita.

Parametro che, per una stessa categoria, distingue gli immobili in funzione del livello delle rifiniture, della dotazione dei servizi, dell'ampiezza dei vani e della loro posizione.

 

Identificativo

In assenza degli effettivi dati catastali occorre indicare un codice identificativo provvisorio.

Se nella stessa dichiarazione ci sono più immobili sprovvisti di dati catastali, è necessario indicare un identificativo provvisorio diverso in ciascuno di essi, il quale può essere non consecutivo.

Il controllo degli immobili avviene nel seguente modo:

Cod. catastale del Comune, Categoria, Sezione, Foglio, Numero, Subalterno o N. protocollo, Anno, Identificativo e Particella.

 

Sezione

Sezione (ove esistente).

 

Foglio

Foglio.

 

Particella

Indicare la particella.

 

Istruzioni ministeriali Denuncia IMU

"... rappresenta l'elemento minimo inventariale che ha sostituito il numero.

Qualora, però, il contribuente non sia in possesso di dati catastali aggiornati potrà indicare, in luogo della particella, il “numero”. E’ comunque opportuno per una compilazione della dichiarazione più corretta possibile che il contribuente si munisca di una visura catastale aggiornata".

...

 

Risoluzione n. 4/DPF del 3 giugno 2003

".. Va inoltre sottolineato che il contribuente, ove il singolo terreno sia composto da varie particelle puo' comunque evitare di compilare tanti riquadri quante sono le relative particelle, in quanto puo' precisare detta circostanza nella parte del modello di dichiarazione relativa alle "Annotazioni", assolvendo in tal modo all'obbligo di completezza dei dati da dichiarare.

E' anche possibile che il contribuente, ove ne sia in possesso ed ove cio' possa rappresentare una semplificazione, alleghi alla dichiarazione copia della visura catastale aggiornata".

 

Sub.

Subalterno.

 

N° Protocollo

Nel caso di mancata assegnazione degli identificativi catastali indicare il numero di protocollo della domanda di accatastamento.

 

Anno

Nel caso di mancata assegnazione degli identificativi catastali indicare l'anno di presentazione della domanda di accatastamento.

 

Titolo

Contiene i seguenti codici:

  1. immobili di proprietà;

  2. immobili in usufrutto;

  3. immobili dati in uso gratuito ad un familiare;

  4. per ogni altro diritto reale.

Nel caso in cui si è in possesso solo della nuda proprietà, nel campo “Titolo” non va indicato nulla.

Sono presenti “immobili di nuda proprietà” nel caso in cui si è in possesso di una % di nuda proprietà ed una % di possesso (cioè ha ceduto solo una quota di usufrutto).

 

 

Il bottone consente di modificare facilmente l'utilizzo in Gestione Immobili:

  1. cliccare sul bottone ;

  2. si posiziona direttamente in variazione nei dati di possesso del proprietario, sul campo "Utilizzo" in Gestione Immobili".

Eseguire la modifica e confermare cliccando sul bottone .

I dati modificati vengono registrati in Gestione Immobili e riportati in automatico nel quadro RB dei Redditi.

 

 

REDDITI DEI FABBRICATI

 

* Continuazione (Fabbricato rigo precedente)

La casella deve essere utilizzata nel caso in cui deve essere inserito un altro rigo per lo stesso fabbricato.

Ogni rigo inserito viene stampato nel Quadro RB.

 

Rendita catastale non rivalutata

E’ presente la rendita catastale non rivalutata del 5 per cento.

Sulla videata sono presenti quattro righi ma vanno utilizzati solo nel caso in cui si tratta dello stesso immobile nel caso di variazioni avvenute nell'anno.

In caso di dati di uno stesso fabbricato indicati su più righi, la rendita deve essere la stessa per ogni rigo, a meno che non sia indicato il valore 3 nel campo "Casi particolari" (col. 7) di almeno un rigo.

 

Art. 37 - Determinazione del reddito dei fabbricati

"3. Le modificazioni derivanti dalla revisione hanno effetto dall'anno di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del nuovo prospetto delle tariffe, ovvero, nel caso di stima diretta, dall'anno in cui è stato notificato il nuovo reddito al possessore iscritto in catasto. Se la pubblicazione o notificazione avviene oltre il mese precedente quello stabilito per il versamento dell'acconto d'imposta, le modificazioni hanno effetto dall'anno successivo."

 

Circolare 95 del 12/05/2000 - 4.1.3 - Notifica della rendita catastale definitiva - decorrenza degli effetti ai fini IRPEF

"D. La legge finanziaria per il 2000 dispone, a proposito di ICI, che il contribuente è tenuto a pagare la relativa imposta sul valore della rendita catastale presunta, fin quando l'ufficio non notifica la rendita effettiva.

Principio questo che dovrebbe essere confermato ai fini dell''IRPEF. Se così è, come si deve comportare il contribuente che, ad esempio, ha avuto notifica nel gennaio 2000 la rendita definitiva del suo immobile? Come deve dichiarare lo stesso immobile, ai fini IRPEF, per l'anno 1999? Adottando la rendita presunta, ovvero utilizzando la rendita definitiva, ancorchè acquistata oltre il 31 dicembre 1999?

R. Nel caso di redditi di fabbricati determinati sulla base della rendita presunta, la notifica della rendita catastale pervenuta nel mese di gennaio 2000 ha effetto con riferimento ai redditi del periodo d'imposta 2000 da dichiarare nell'anno successivo. In tal caso, nel modello 730/2000 relativo al 1999 il reddito del fabbricato deve continuare ad essere determinato in base alla rendita presunta".

 

Utilizzo (col. 2)

Il dato viene stampato nella colonna 2.

 

Indicare uno dei seguenti codici:

  1. unità immobiliare utilizzata come abitazione principale;

  2. unità immobiliare tenuta a disposizione (U.I.D.) oppure data in uso gratuito (comodato) a persone diverse dai propri familiari, per la quale si applica l'aumento di un terzo;

  3. unità immobiliare locata in assenza di determinazione del canone (libero mercato o "parti in deroga");

  4. unità immobiliare locata in regime legale di determinazione del canone ("equo canone");

  5. unità immobiliare costituente pertinenza dell'abitazione principale (box, cantina, ecc.) se iscritta in catasto con autonoma rendita;

Nel caso in cui il soggetto durante l'anno ha cambiato abitazione principale e l'unità immobiliare per i restanti giorni è stato locata, nel caso in cui viene tassata in base al canone di locazione deve essere indicato il codice utilizzo 9 per la pertinenza relativa alla prima abitazione principale.

  1. unità immobiliare utilizzata in parte come abitazione principale e in parte come immobile strumentale per la propria attività;

  1. unità immobiliare sita in uno dei comuni ad alta densità abitativa e concessa in locazione a canone "convenzionale" (legge n. 431/98 art. 2, comma 3, e art. 5, comma 2) sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale.

Per usufruire della riduzione del 30% del relativo reddito, è necessario compilare anche l'apposito riquadro "Dati necessari per usufruire delle agevolazioni previste per contratti di locazione".

  1. unità immobiliare che non rientra nei precedenti casi.

  2. abitazione o pertinenza data in uso gratuito a un proprio familiare a condizione che lo stesso vi dimori abitualmente e ciò risulti dall’iscrizione anagrafica, ovvero unità in comproprietà utilizzata integralmente come abitazione principale di uno o più comproprietari diversi dal dichiarante.

  3. immobile in parte utilizzato come abitazione principale e in parte concesso in locazione in regime di libero mercato o "patti inderoga".

  4. immobile in parte utilizzato come abitazione principale e in parte concesso in locazione a canone "concordato" situato in uno dei comuni ad alta densità abitativa (vedi istruzioni al codice "8").

  1. immobile situato nella regione Abruzzo e concesso in locazione a soggetti residenti o stabilmente dimoranti nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 le cui abitazioni principali siano state distrutte o dichiarate inagibili, secondo quanto previsto dall’art. 5 dell’ordinanza ministeriale n. 3813 del 29 settembre 2009.

  1. Immobile situato nella regione Abruzzo e concesso in comodato a soggetti residenti o stabilmente dimoranti nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 le cui abitazioni principali sono state distrutte o dichiarate inagibili, secondo quanto previsto dall’art. 5 dell’ordinanza ministeriale n. 3813 del 29 settembre 2009.

 

Nota per pertinenza: per il periodo dell’anno nel quale l’abitazione principale è parzialmente locata (codice 11 e 12) se la tassazione avviene in base al canone (confronto tra rendita e canone) la pertinenza non può essere contraddistinta dal codice di utilizzo 5 ma deve essere utilizzato il codice di utilizzo 9.

 

Art. 37, comma 4-bis (ex art. 34 c. 4-bis) del TUIR - Determinazione del reddito dei fabbricati

Qualora il canone risultante dal contratto di locazione, ridotto forfetariamente del 15 per cento, sia superiore al reddito medio ordinario di cui al comma 1, il reddito e' determinato in misura pari a quella del canone di locazione al netto di tale riduzione.

Per i fabbricati siti nella citta' di Venezia centro e nelle isole della Giudecca, di Murano e di Burano, la riduzione e' elevata al 25 per cento (3).

 

(3)  Vedasi l'art. 8, commi 1, 2 e 3, L. 9 dicembre 1998, n. 431, che si riporta:

"Art. 8 (Agevolazioni fiscali) - 1. Nei comuni di cui all'art. 1 del D.L. 30 dicembre 1988, n. 551, convertito, con modificazioni, dalla L. 21 febbraio 1989, n. 61, e successive modificazioni, il reddito imponibile derivante al proprietario dai contratti stipulati o rinnovati ai sensi del comma 3 dell'art. 2 a seguito di accordo definito in sede locale e nel rispetto dei criteri indicati dal decreto di cui al comma 2 dell'art. 4, ovvero nel rispetto delle condizioni fissate dal decreto di cui al comma 3 del medesimo art. 4, determinato ai sensi dell'art. 34 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, e' ulteriormente ridotto del 30 per cento. Per i suddetti contratti il corrispettivo annuo ai fini della determinazione della base imponibile per l'applicazione dell'imposta proporzionale di registro è assunto nella misura minima del 70 per cento. ...

 

 

GG (col. 3)

Giorni di possesso dell'immobile (vengono calcolati in automatico).

Il dato viene stampato nella colonna 3.

Il messaggio "Periodo di possesso abitazione principale > a 365 giorni" viene visualizzato se la somma dei giorni relativi a più di un fabbricato con utilizzo "1" e "6" supera 365.

 

% (col. 4)

E' la quota di possesso della rendita catastale (Es. 33,33).

Il dato viene stampato nella colonna 4.

 

Canone di locazione (col. 6)

Il campo deve essere presente anche in caso di canoni non percepiti (presente il codice 4 nel campo Casi particolari col. 7).

Il codice di locazione viene utilizzato per calcolare il campo "Canone di locazione (col. 6)"

Se "Canone di locazione cod. col. 5" = “1 95% aff.” oppure “Rapp. gg x 95” oppure “Affitto”:

sul modello Redditi PF viene stampato il codice 1

Se "Canone di locazione cod. col. 5" = “2 75% aff.” oppure “Rapp. gg x 75” oppure “AffittoVE”:

sul modello Redditi PF viene stampato il codice 2

Se "Canone di locazione cod. col. 5" = “3 100% af.”:

sul modello Redditi PF viene stampato il codice 3

Se è barrata la casella "Interesse storico" e "Canone di locazione cod. col. 5" = "4 65 aff." oppure “Affitto” oppure "Affitto VE"

sul modello Redditi PF viene stampato il codice 4.

 

Se campo "Canone di locazione cod. col. 5" = “Rapp. gg x 95”, “Rapp. gg x 75” "Rapp. gg x 65" oppure “3 100% af.”

Canone di locazione colonna 6 = Canone x gg/365

Se campo "Canone di locazione cod. col. 5" = “1 95 aff.”, “2 75 aff.” "4 65% aff.", “Affitto” oppure “AffittoVE”

Canone di locazione colonna 5 = Canone

 

Se campo "Canone di locazione cod. col. 5" = “Rapp. gg x 95” oppure “Rapp. gg x 75” oppure "Rapp. gg x 65"

Canone di locazione colonna 6 = Canone x (95 o 75% o "65%) x gg/365

Se campo "Canone di locazione cod. col. 5" = “3 100% af.”

Canone di locazione colonna 6 = Canone x gg/365

Se campo "Canone di locazione cod. col. 5" = “1 95 aff.” oppure “2 75 aff.” oppure "4 65 aff."

Canone di locazione colonna 6 = Affitto x (95 o 75% o 65%)

Se campo "Canone di locazione cod. col. 5" = “Affitto” o “Affitto VE”

Canone di locazione colonna 6 = Canone

 

Casi Particolari (col. 7)

Il campo può assumere uno dei seguenti codici:

1 - unità immobiliari distrutte o inagibili a seguito degli eventi sismici, che per legge siano stati esclusi da imposizione (a condizione che sia stato rilasciato un certificato del Comune attestante la distruzione ovvero l'inagibilità del fabbricato);

3 - unità immobiliari inagibili per le quali è stata richiesta la revisione della rendita;

4 - unità immobiliare per la quale non sono stati percepiti i canoni di locazione, come risulta da provvedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore.

5 - immobile posseduto in comproprietà ed è dato in locazione soltanto da uno o più comproprietari per la propria quota (es.: immobile posseduto da tre comproprietari locato ad uno di essi dagli altri due). Nella colonna 5 va indicata soltanto la quota del canone annuo di locazione spettante al soggetto;

Il dato viene stampato nella colonna 7.

 

Il dato deve essere indicato nella maschera dell'immobile della procedura Gestione immobili.

 

Se nel campo Casi particolari è impostato il codice 1, se i dati sono indicati su più righi, i dati del rigo, nel quale è stato indicato "1" nella casella "casi particolari", non devono essere considerati nel calcolo di determinazione del reddito (Risoluzione n. 85 del 07/06/2001).

 

In riferimento al codice 4, non deve essere impostato il campo "Canone", il reddito del fabbricato è determinato in base alla rendita catastale.

Nel caso in cui è presente il codice 4 nel campo "Casi particolari" col. 7) (e assente il campo "Canone di locazione" col. 6) deve comunque essere presente il campo "Cod. (col. 5)".

 

Non devono essere dichiarati i canoni (derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo) non percepiti per morosità dell'inquilino se, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, si è concluso il procedimento di convalida di sfratto per morosità. In tal caso deve essere comunque dichiarata la rendita catastale. (Istruzioni ministeriali Unico PF 2008)

 

I valori "1" o "3" possono essere presenti solo se nel campo "Utilizzo" è indicato il valore "9".

Il valore "4" o “5” possono essere presenti solo se nel campo "Utilizzo" è presente il valore "3" o "4" o "8" o "14" o "11" o “12”.

 

Cedolare Secca (col. 11)

Barrare la casella nel caso di opzione per l'applicazione della cedolare secca sulle locazioni. La casella può essere barrata solo se:

 

Casi particolari IMU (col. 12)

E’ indicato uno dei seguenti codici in base alla situazione particolare riguardante l’applicazione dell’IMU:

 

E’ indicato “1” se il fabbricato, diverso dall’abitazione principale e relative pertinenze, è esente dall’IMU e assoggettato alle imposte sui redditi. In questo caso sul reddito del fabbricato sono dovute l’Irpef e le relative addizionali anche se non è concesso in locazione.

Il codice "1" viene riportato da Gestione Immobili nei fabbricati con utilizzo 2, 9, 15, 3, 4, 8 e 14 se è presente "Esente IMU" nel campo "Non soggetto" del fabbricato, oppure "Esente per cond. sogg." nel campo "Esente/Escluso" dei dati di possesso.

Solo per i fabbricati situati in provincia di Trento ed esenti IMIS, viene impostato il codice "1" se utilizzo è 10.

Con “1” in colonna 12, il reddito imponibile viene riportato nella colonna 13 “Tassazione ordinaria”.

 

E’ indicato “2” per l’abitazione principale e pertinenze assoggettate ad IMU ovvero per le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (“abitazioni di lusso”). Se è indicato il codice “2” sul relativo reddito non sono dovute Irpef e addizionali in quanto sostituite dall’ IMU. Deve essere indicato questo codice anche per le pertinenze assoggettate ad IMU.

Il codice "2" viene riportato da Gestione Immobili nei fabbricati:

- con utilizzo 1, 6, 11, 12 solo se nel campo "Categoria" è indicato il codice "A1" o "A8" o "A9" e con utilizzo 5 in caso di pertinenze relative all'abitazione principale;

Con “2” in colonna 12, il reddito non imponibile viene riportato nella colonna 16 “Abitazione principale soggetta ad IMU”.

 

Eccezioni per campo “Casi particolari IMU”:

Se l’IMU non è stata versata perché:

oppure

l’effetto sostitutivo dell’IMU sull’ IRPEF è comunque valido (come indicato nella circolare 11/E del 21/05/2014 del Ministero delle Finanze) quindi, in questo caso, è necessario indicare “Man.” in colonna 12 e indicare il codice “2” per l’abitazione principale e le relative pertinenze.

 

E’ indicato “3” per gli immobili ad uso abitativo non locati, assoggettati ad IMU, situati nello stesso comune nel quale si trova l’immobile adibito ad abitazione principale. In questo caso il reddito dell’immobile concorre alla formazione della base imponibile dell’Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50 per cento.

 

Con “3” in colonna 12, il reddito imponibile viene riportato nella colonna 13 “Tassazione ordinaria” e il reddito non imponibile viene riportato nella colonna 17 “Immobili non locati”.

Può essere indicato per gli utilizzi 2, 9, 10 e 15.

 

Il codice "3" viene impostato nel Quadro RB (non viene riportato da Gestione Immobili) nei fabbricati con utilizzo 2, 9, 10 e 15 solo se nel campo  "Categoria" è indicato il codice da "A1" a "A11" escluso "A10" ed il codice catastale del comune dove è situato l'immobile è lo stesso dell'abitazione principale (cioè del fabbricato con utilizzo 1 o 6 o 11 o 12).

 

Si intende abitazione principale quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente.

 

Se nell'elenco messaggi viene visualizzato il messaggio "Utilizzo 2, 9, 10 o 15, verificare Casi particolari IMU col. 12 (vedi F1)", esso va ignorato se non ci sono altri immobili utilizzati come abitazione principale nello stesso comune.

 

 

Esempi di compilazione per casi particolari IMU = “3”

 

Caso 1)

Il soggetto è proprietario dell’immobile adibito ad abitazione principale ed è proprietario di un immobile ad uso abitativo non locato.

Gli immobili sono situati nello stesso comune.

In questo caso è necessario indicare il codice “3” nel campo casi particolari IMU in quanto l’immobile non locato concorre per il 50% al reddito imponibile.

Se l’immobile non locato è situato in un comune diverso da quello adibito ad abitazione principale non deve essere indicato nessun codice nel campo casi particolari IMU.

 

Caso 2)

Il soggetto non è proprietario dell’immobile adibito ad abitazione principale in quanto dimora abitualmente in un immobile detenuto a titolo di locazione (il soggetto non possiede il fabbricato a titolo di proprietà o altro diritto reale) e, nello stesso comune, possiede un immobile ad uso abitativo non locato.

In questo caso non deve essere indicato nessun codice nel campo casi particolari IMU.

 

Caso 3)

Il soggetto, non è proprietario dell’immobile adibito ad abitazione principale, in quanto è stato concesso in comodato d’uso gratuito e, nello stesso comune, possiede un immobile ad uso abitativo non locato.

In questo caso non deve essere indicato il codice “3” nel campo casi particolari IMU in quanto gli immobili concessi in comodato non devono essere dichiarati dal comodatario.

 

Caso 4)

Il soggetto non è proprietario dell’immobile adibito ad abitazione principale in quanto vive con il coniuge che è proprietario al 100% del fabbricato (il soggetto non possiede il fabbricato a titolo di proprietà o altro diritto reale) .

Il soggetto è proprietario di un immobile ad uso abitativo non locato.

In questo caso non deve essere indicato nessun codice nel campo casi particolari IMU.

 

Caso 5)

Il soggetto non ha abitazione principale in Italia in quanto vive all'estero (il soggetto non possiede il fabbricati a titolo di proprietà o altro diritto reale).

Il soggetto è proprietario di un immobile ad uso abitativo non locato.

In questo caso non deve essere indicato nessun codice nel campo casi particolari IMU.

 

 

Eccezioni per campo “Casi particolari IMU”:

Se l’IMU non è stata versata perché:

oppure

l’effetto sostitutivo dell’IMU sull’ IRPEF è comunque valido (come indicato nella circolare 11/E del 21/05/2014 del Ministero delle Finanze) quindi, in questo caso, è necessario indicare “Man.” in colonna 12 e indicare il codice “3” per l’abitazione principale e le relative pertinenze.

 

Rendita non rivalutata (col. 1)

Viene riportata la rendita catastale non rivalutata.

Per gli immobili di interesse storico viene riportata la rendita catastale ridotta del 50%.

Viene stampata nella col. 1 del Quadro RB.

 

Spese manutenzione

Indicare le spese di manutenzione ordinaria sostenute ed effettivamente rimaste a carico per la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria (DPR 6/6/2001 n. 350 art. 3 c. 1 lett. a)).

Il campo risulta editabile solo se "Riporto in" = RF oppure RG e solo se utilizzo uguale a 3, 4, 8, 11, 12, 14.

 

Spese manutenzione

Viene riportato l'importo delle spese di manutenzione al massimo uguali al 15% del canone di locazione.

 

Quota rendita maggiore della Quota canone

La casella viene impostata barrata se è presente utilizzo 11 o 12 e la quota della rendita è maggiore o uguale alla quota del canone.

 

Quota della rendita

Se presente utilizzo 1, 3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12, 14, 15

Quota della rendita = Rendita catastale col. 1 rivalutata del 5% * GG / 365 x Percentuale / 100

Se presente utilizzo 2

Quota della rendita = Rendita catastale col. 1 rivalutata del 5% * GG / 365 x Percentuale / 100 * 4 / 3

Se presente utilizzo 6

Quota della rendita = Rendita catastale col. 1 rivalutata del 5% * GG / 365 x Percentuale / 100 * 50 / 100

La Quota della rendita è assente se:

 

Quota del canone

Se Casi particolari col. 7 diverso da 4 o 5

Quota del canone = Canone di locazione col. 6 * percentuale col. 4 – Spese manutenzione

Se Casi particolari = 4 e Canone di locazione col. 6 è assente

Quota del canone = Quota della rendita

Se Casi particolari = 4 e Canone di locazione col. 6 è presente

Quota del canone = Canone di locazione col. 6 * percentuale col. 4 – Spese manutenzione

Se Casi particolari = 5

Quota del canone = Canone di locazione col. 6 – Spese manutenzione.

 

Stato di emergenza

La casella può essere solo per gli utilizzi 8 e 12 (locazione canone concordato) ma solo se è barrata la casella della "Cedolare secca" colonna 11.

 

 

Redditi imponibili - Tassazione ordinaria (Col. 13)

 

Se compilato un solo rigo

Se utilizzo 1 o 5

Imponibile tassazione ordinaria = assente

 

Se utilizzo 2 o 9 o 10 e se casella “Casi particolari IMU” è = 1

Imponibile tassazione ordinaria = Quota della rendita

 

Se utilizzo 2 o 9 o 10 e se casella “Casi particolari IMU” è = 3

Imponibile tassazione ordinaria = Quota della rendita * 50 / 100

 

Se utilizzo 6 e se casella “Casi particolari IMU” è assente

Imponibile tassazione ordinaria = Quota della rendita

 

Se utilizzo 3 e se casella “Cedolare secca” non è barrata

Se Quota della rendita > o = Quota del canone

Imponibile tassazione ordinaria = Quota della rendita

Se Quota della rendita < Quota del canone

Imponibile tassazione ordinaria = Quota del canone

 

Se utilizzo 4 e se casella “Cedolare secca” non è barrata

Imponibile tassazione ordinaria = Quota del canone

 

Se utilizzo 8 o 14 e se casella “Cedolare secca” non è barrata

Se Quota della rendita > o = Quota del canone

Imponibile tassazione ordinaria = Quota della rendita * 0,7

Se Quota della rendita < Quota del canone

Imponibile tassazione ordinaria = Quota del canone * 0,7

 

Se utilizzo 11 e se Quota della rendita < Quota del canone e se casella “Cedolare secca” non è barrata

Imponibile tassazione ordinaria = Quota del canone

 

Se utilizzo 12 e se Quota della rendita < Quota del canone e se casella “Cedolare secca” non è barrata

Imponibile tassazione ordinaria = Quota del canone * 0,7

 

Se utilizzo 15 e se campo “Casi particolari IMU” è = 1

Imponibile tassazione ordinaria = Quota della rendita * 0,7 * 50/100

 

 

Se compilato più di un rigo

 

 

CASO E)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 11 o 12 e casella “Cedolare secca” non è barrata

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 11 o 12 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 11 o 12 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita < al Totale delle Quote del canone

 

Per i righi dove utilizzo = 12 e casella “Cedolare secca” non è barrata viene calcolato:

Quota del canone abbattuta al 70% = Quota del canone * 0,7

 

REDDITO CASO E) =

somma Quota del canone abbattuta al 70% dei righi con utilizzo 12 e casella “Cedolare secca” non è barrata + campo Quota del canone dei righi con utilizzo 11 e casella “Cedolare secca” non è barrata altrimenti

 

 

CASO F)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 2 o 9 o 10 o 15 e campo “Casi particolari IMU” è = 1 viene calcolato:

 

Se presente utilizzo 15 e campo “Casi particolari IMU” è barrata viene calcolato:

Quota della rendita abbattuta al 70% = Quota della rendita * 0,7

 

REDDITO CASO F) = somma Quota della rendita abbattuta al 70% di tutti i righi con utilizzo 15 e campo “Casi particolari IMU” 1 + campo Quota della rendita di tutti i righi con utilizzo (2 e campo “Casi particolari IMU” = 1) o (9 e campo “Casi particolari IMU” = 1) o (10 e campo “Casi particolari IMU” = 1)

 

 

CASO F1)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 6 e campo “Casi particolari  IMU” è assente oppure = 1

REDDITO CASO F1) = somma della quota della rendita di tutti i righi con utilizzo 6 e campo “Casi particolari IMU” assente oppure = 1

 

 

CASO F2)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 2 o 9 o 10 o 15 e campo “Casi particolari  IMU” è  = 3

 

Se presente utilizzo 15 e campo  “Casi particolari IMU” è = 3 viene calcolato:

Quota della rendita abbattuta al 70% = Quota della rendita * 0,7 * 50 / 100

 

REDDITO CASO F2) = somma Quota della rendita abbattuta al 70% di tutti i righi con utilizzo 15 e campo “Casi particolari IMU” = 3  + campo Quota della rendita * 50 / 100 di tutti i righi con utilizzo (2 e campo “Casi particolari IMU” = 3) o (9 e campo “Casi particolari IMU” = 3) o (10 e campo “Casi particolari IMU” = 3)

 

 

CASO G)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 8 o 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 3 o 4 o 8 o 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 3 o 4 o 8 o 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita > o = al Totale delle Quote del canone viene calcolato:

 

Per i righi dove utilizzo = 8 e 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata viene calcolato:

Quota della rendita abbattuta al 70% = Quota della rendita * 0,7

 

REDDITO CASO G) = somma Quota della rendita abbattuta al 70% dei righi con utilizzo 8 o 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata + campo Quota della rendita dei righi con utilizzo 3 o 4 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita < al Totale delle Quote del canone viene calcolato:

 

Per i righi dove utilizzo = 8 e 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata viene calcolato:

Quota del canone abbattuta al 70% = Quota del canone * 0,7

 

REDDITO CASO G) = somma Quota del canone abbattuta al 70% dei righi con utilizzo 8 o 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata + campo Quota del canone dei righi con utilizzo 3 o 4 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

 

CASO H)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 3 e casella “Cedolare secca” non è barrata e in nessun rigo è presente utilizzo 8 o 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 3  o 4 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 3 o 4 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita > o = al Totale delle Quote del canone viene calcolato:

 

REDDITO CASO G) = somma della Quota della rendita dei righi con utilizzo 3 o 4 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita < al Totale delle Quote del canone viene calcolato:

 

REDDITO CASO G) = somma della Quota del canone dei righi con utilizzo 3 o 4 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

 

CASO I)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 4 e casella “Cedolare secca” non è barrata e in nessun rigo è presente utilizzo 3 o 8 o 14 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

REDDITO CASO I) = somma della Quota del canone dei righi con utilizzo 4 e casella “Cedolare secca” non è barrata

 

Imponibile tassazione ordinaria (col. 13) =

riportare solo sul primo rigo la somma REDDITO CASO E) + REDDITO CASO F) + REDDITO CASO G) + REDDITO CASO H) + REDDITO CASO I)

 

Redditi imponibili - Cedolare secca 21% col. 14

 

Se compilato un solo rigo

Se utilizzo 1 o 5 o 2 o 6 o 8 o 9 o 10 o 12 o 15

Imponibile cedolare secca 21% = assente

 

Se utilizzo 3 o 4 o 14 e se casella “Cedolare secca” è barrata

Se Quota della rendita > o = Quota del canone

Imponibile cedolare secca 21% = Quota della rendita

Se Quota della rendita < Quota del canone

Imponibile cedolare secca 21% = Quota del canone

 

Se utilizzo 11 e se Quota della rendita < Quota del canone e se casella “Cedolare secca” è barrata

Imponibile cedolare secca 21% = Quota del canone

 

Se compilato più di un rigo

 

 

CASO L)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 3 o 4 o 14 e casella “Cedolare secca” è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 3 o 4 o 14 e casella “Cedolare secca” è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 3 o 4 o 14 e casella “Cedolare secca” è barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita > o = al Totale delle Quote del canone viene calcolato:

 

REDDITO CASO L) = somma della Quota della rendita dei righi con utilizzo 3 o 4 o 14 e casella “Cedolare secca” è barrata.

 

Se il Totale delle Quote della rendita < al Totale delle Quote del canone viene calcolato:

 

REDDITO CASO L) = somma della Quota del canone dei righi con utilizzo 3 o 4 o 14 e casella “Cedolare secca” è barrata.

 

 

CASO M)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 11 e casella “Cedolare secca” è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 11 e casella “Cedolare secca” è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 11 e casella “Cedolare secca” è barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita < al Totale delle Quote del canone

 

REDDITO CASO M) = somma della Quota del canone dei righi con utilizzo 11 e casella “Cedolare secca” barrata altrimenti

 

Imponibile cedolare secca 21% (col. 14) =

somma REDDITO CASO L) + REDDITO CASO M)

 

Redditi imponibili - Cedolare secca 10% (col. 15)

 

Se compilato un solo rigo

Se utilizzo 1 o 5 o 2 o 3 o 4 o 6 o 9 o 10 o 11 o 14 o 15

Imponibile cedolare secca 10% = azzerare

 

Se utilizzo 8 e se casella “Cedolare secca” = “X” e se Quota della rendita > o = Quota del canone

Imponibile cedolare secca 10% = Quota della rendita

 

Se utilizzo 8 e se casella “Cedolare secca” = “X” e se Quota della rendita < Quota del canone

Imponibile cedolare secca 10% = Quota del canone

 

Se utilizzo 12 e se Quota della rendita < Quota del canone e se casella “Cedolare secca” è barrata

Imponibile cedolare secca 10% = Quota del canone

 

 

Se compilato più di un rigo

 

 

CASO O)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 8 e casella “Cedolare secca” è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 8 e casella “Cedolare secca” barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 8 e casella “Cedolare secca” barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita > o = al Totale delle Quote del canone viene calcolato:

 

REDDITO CASO O) = somma della Quota della rendita dei righi con utilizzo 8 e casella “Cedolare secca” barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita < al Totale delle Quote del canone viene calcolato:

 

REDDITO CASO O) = somma della Quota del canone dei righi con utilizzo 8 e casella “Cedolare secca” barrata

 

 

CASO P)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 12 e casella “Cedolare secca” è barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 12 e casella “Cedolare secca” barrata

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 12 e casella “Cedolare secca” barrata

 

Se il Totale delle Quote della rendita < al Totale delle Quote del canone

 

REDDITO CASO P) =

Somma della Quota del canone dei righi con utilizzo 12 e casella “Cedolare secca” barrata altrimenti

 

Imponibile cedolare secca 10% =

somma REDDITO CASO O) + REDDITO CASO P)

 

Redditi non imponibili - Abitazione principale soggetta IMU (col. 16)

Se compilato un solo rigo

 

Se utilizzo 1 o 5 o 6 e campo “Casi particolari IMU” = 2

Imponibile abitazione principale = Quota della rendita

 

Se utilizzo 2 o 3 o 4 o 8 o 9 o 10 o 14 o 15

Imponibile abitazione principale = assente

 

Se utilizzo 11 e se Quota della rendita è > o = della Quota del canone

Imponibile abitazione principale = Quota della rendita

 

Se utilizzo 12 e se Quota della rendita è > o = della Quota del canone

Imponibile abitazione principale = Quota della rendita * 0,7

 

Se compilato più di un rigo

 

 

CASO A)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 11 o 12 e campo “Casi particolari IMU” = 2

 

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 11 o 12 e campo “Casi particolari IMU” = 2

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 11 o 12 e campo “Casi particolari IMU” = 2

 

Se il Totale delle Quote della rendita > o = al Totale delle Quote del canone

 

Per i righi dove utilizzo = 12 e campo “Casi particolari IMU” = 2 viene calcolato:

 

Quota della rendita abbattuta al 70% = Quota della rendita * 0,7

 

REDDITO CASO A) =

somma Quota della rendita abbattuta al 70% dei righi con utilizzo 12 e campo “Casi particolari IMU” = 2 + campo Quota della rendita dei righi con utilizzo 11 e campo “Casi particolari IMU” = 2

 

 

CASO C)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 1 o 5 o 6 e campo “Casi particolari IMU” = 2

 

REDDITO CASO C) = somma del campo Quota della rendita di tutti i righi con utilizzo 1 o 5 o 6 e campo “Casi particolari IMU” = 2

 

Imponibile abitazione principale =

riportare solo sul primo rigo la somma REDDITO CASO A) + REDDITO CASO C)

 

Redditi non imponibili - Immobili non locati col. 17

 

Se compilato un solo rigo

 

Se utilizzo 1 o 5 o 3 o 4 o 8 o 11 o 12 o 14

Imponibile tassazione IMU = assente

 

Se utilizzo 2 o 9 o 10 e se campo “Casi particolari IMU” è assente

Imponibile tassazione IMU = Quota della rendita

 

Se utilizzo 2 o 9 o 10 e se campo “Casi particolari IMU” oppure = 3

Imponibile tassazione IMU = Quota della rendita * 50 / 100

 

Se utilizzo 6 e se campo “Casi particolari IMU” assente oppure = 2

Imponibile tassazione IMU = Quota della rendita

 

Se utilizzo 15 e se campo “Casi particolari IMU” è assente

Imponibile tassazione IMU = Quota della rendita * 0,7

 

Se utilizzo 15 e se campo “Casi particolari IMU” = 3

Imponibile tassazione IMU = Quota della rendita * 0,7 * 50 / 100

 

 

Se compilato più di un rigo

 

 

CASO D)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 2 o 9 o 10 o 15 e campo “Casi particolari IMU” è assente o = 2

 

Se presente utilizzo 15 e campo “Casi particolari IMU” è assente o = 2 viene calcolato:

 

Quota della rendita abbattuta al 70% = Quota della rendita * 0,7

 

REDDITO CASO D) = somma Quota della rendita abbattuta al 70% di tutti i righi con utilizzo 15 e campo “Casi particolari IMU” è assente o = 2 + campo Quota della rendita di tutti i righi con utilizzo 2 o 9 o 10 e campo “Casi particolari IMU” è esente o = 2

 

 

CASO D1)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 6 e campo “Casi particolari IMU” è = 2

 

REDDITO CASO D1) = somma della Quota della rendita di tutti i righi con utilizzo 6 e campo “Casi particolari IMU” è = 2

 

Imponibile tassazione IMU = REDDITO CASO D)

 

 

Abitazione principale non soggetta a IMU col. 18

 

Se compilato un solo rigo

 

Se utilizzo 1 o 5 o 6 e se campo “Casi particolari IMU” è assente

Imponibile abitazione principale no IMU = Quota della rendita

 

Se utilizzo 2 o 3 o 4 o 8 o 9 o 10 o 14 o 15

Imponibile abitazione principale no IMU = assente

 

Se utilizzo 11 e se Quota della rendita è > o = della Quota del canone e se campo “Casi particolari IMU” è assente

Imponibile abitazione principale no IMU = Quota della rendita

 

Se utilizzo 12 e se Quota della rendita è > o = della Quota del canone e se campo “Casi particolari IMU” è assente

Imponibile abitazione principale no IMU = Quota della rendita * 0,7

 

Se compilato più di un rigo

 

 

CASO R)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 11 o 12 e campo “Casi particolari IMU” è assente

 

Viene calcolato il Totale delle Quote della rendita =

somma del campo Quota della rendita dei righi che hanno utilizzo = 11 o 12 e campo “Casi particolari IMU” è assente

 

Viene calcolato il Totale delle Quote del canone =

Somma del campo Quota del canone dei righi che hanno utilizzo = 11 o 12 e campo “Casi particolari IMU” è assente

 

Se il Totale delle Quote della rendita > o = al Totale delle Quote del canone

 

Per i righi dove utilizzo = 12 e campo “Casi particolari IMU” è assente viene calcolato:

 

Quota della rendita abbattuta al 70% = Quota della rendita * 0,7

 

REDDITO CASO R) =

somma Quota della rendita abbattuta al 70% dei righi con utilizzo 12 e campo “Casi particolari IMU” assente + campo Quota della rendita dei righi con utilizzo 11 e campo “Casi particolari IMU” assente altrimenti

 

 

 

CASO U)

Se in almeno un rigo è presente utilizzo 1 o 5 o 6 e campo “Casi particolari IMU” è assente

 

REDDITO CASO U) = somma della Quota della rendita di tutti i righi con utilizzo 1 o 5 o 6 e campo “Casi particolari IMU” assente

Imponibile abitazione principale no IMU = REDDITO CASO R) + REDDITO CASO U)

 

 

Contemporanea presenza di più affittuari con contratti diversi nello stesso periodo

Se la casella è barrata, significa che, all’immobile locato, fanno riferimento più contratti di locazione.

(immobile per il quale vengono affittate le singole stanze a soggetti diversi come ad esempio gli studenti, in tal caso, l’importo indicato nel campo “Canone di locazione” col. 6, sarà la somma del canone di locazione delle diverse stanze)

 

Riduzione

Riporto automatico del 5 per cento, del 25 per cento, per la città di Venezia centro e nelle isole della GIUDECCA, di MURANO e di BURANO, o del 35 per cento per gli immobili di interesse storico o artistico.

Nota:

la riduzione non viene calcolata se il campo "Considera riduzione forfetaria 5% o 25% o 35%" è impostato uguale a NO.

 

Considera riduzione forfetaria 5% o 25% o 35% (NO, solo per riporto dell'immobile in RF/RG)

Viene considerato il campo solo se il reddito del fabbricato deve essere riportato nel quadro RF (Riporto in = RF) o nel quadro RG (Riporto in = RG).

 

 

 

DATI RELATIVI AI CONTRATTI DI LOCAZIONE

Nel caso in cui nel fabbricato sia indicato nel campo "Utilizzo" il codice "14", vengono riportati gli estremi di registrazione del contratto di locazione (data, numero di registrazione, Ufficio del registro o Codice identificativo contratto), l'anno di presentazione della denuncia dell'immobile ai fini dell'ICI/IMU, il comune di ubicazione dello stesso e la sigla della provincia.

Il rigo e il numero del modello nel quale sono stati riportati i dati dell'unità immobiliare locata saranno determinati in fase di stampa.

Per ogni rigo inserito con utilizzo 14 occorre indicare i dati di seguito riportati.

 

n. rigo

Viene riportato solo se è barrata la casella “Contemporanea presenza di più affittuari con contratti diversi nello stesso periodo”.

Il numero presente nel campo indica a quale rigo si riferiscono i dati riportati del contratto di locazione.

 

Data

Data registrazione del contratto di locazione.

 

Serie

Codice relativo alla modalità di registrazione del contratto indicare: "1T" oppure “3” oppure “3 A” oppure “3 B” oppure “3 P” oppure “3 T”.

I codici "3P" e "3T" sono stati reintrodotti in seguito alla Risoluzione n. 31/E del 27/04/2016 dell'Agenzia delle Entrate.

 

Numero

Numero registrazione del contratto di locazione.

 

Sottonumero

Eventuale sottonumero di registrazione del contratto di locazione.

 

Codice ufficio

Codice identificativo dell’ufficio delle Entrate.

 

Codice identificativo del contratto

Indicare il codice identificativo del contratto composto da 17 caratteri e reperibile nella copia del modello di richiesta di registrazione del contratto restituito dall’ufficio o, per i contratti registrati per via telematica, nella ricevuta di registrazione.

Se sono stati compilati i campi Data, Serie, Numero/Sottonumero, Codice ufficio questa colonna non va compilata

 

Contratti non superiori 30 gg

Barrare la casella se il contratto di locazione è di durata non superiore a 30 giorni complessivi nell’anno.

Se barrata la casella non devono essere compilati i campi Data di registrazione, Numero e sottonumero, Codice ufficio e Codice identificativo contratto.

 

Anno dichiarazione ICI/IMU

Anno di presentazione della denuncia ai fini ICI/IMU.

Nota: l'anno di presentazione della dichiarazione ICI non può essere precedente al 1993 e successiva al 2017.

L’anno non deve essere indicato in caso di Cedolare secca.

 

 

 

ALTRI DATI

 

Rendita

Contiene i seguenti codici:

  1. Immobile con rendita attribuita;

  2. Immobile non fornito di rendita o con rendita non più adeguata;

  3. Fabbricati classificabili nella categoria D, non iscritti al Catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzabili.

Nel caso in cui l'immobile sia soggetto a ristrutturazione, con riaccatastamento, durante l'anno è necessario effettuare due inserimenti: il primo relativo al periodo precedente alla ristrutturazione ed il secondo inserimento (F6) relativo al periodo successivo alla ristrutturazione con nuova rendita.

Durante l'intervento di ristrutturazione, l'unità immobiliare non produce reddito.

 

T/U

• ‘T’ se l’immobile è censito nel catasto terreni;

• ‘U’ se l’immobile è censito nel catasto edilizio urbano.

 

Interesse Storico

Viene barrata la casella se il fabbricato è di interesse storico.

Nessuna stampa sul modello e nessun utilizzo nell'invio telematico.

 

Immobile sequestrato esente

La barratura è necessaria se l’immobile è oggetto dei provvedimenti di sequestro e confisca esenti da imposte, ai sensi del comma 3-bis dell’articolo 51, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

In tale caso l’amministratore giudiziario è tenuto a presentare due distinte dichiarazioni.

La barratura "Immobili sequestrati esenti" presente nel Frontespizio viene impostata in automatico utilizzando l’apposita funzione “Copia dichiarazioni – Crea nuova dichiarazione” impostando nel campo “Tipo operazione” il valore “Copia per dichiarazione immobili sequestrati”.

L’amministratore giudiziario è tenuto a presentare due distinte dichiarazioni. Nella prima, vanno indicati i redditi di tutti i beni sequestrati diversi dagli immobili, in relazione ai quali devono essere liquidate e versate le relative imposte.

Nella seconda dichiarazione, vanno indicati esclusivamente i dati dei beni immobili oggetto dei provvedimenti cautelari da cui deriva, per effetto della citata disposizione, la sospensione del versamento delle imposte fino alla revoca della confisca o fino alla loro assegnazione o destinazione (circolare n. 12/E del 3 maggio 2013, capitolo VI, paragrafo 2).

Nel quadro RB è necessario barrare la casella solo sugli immobili oggetto del provvedimentio di sequestro.

In questa seconda dichiarazione viene barrata la casella “Immobili sequestrati esenti” presente nel Frontespizio, compilando esclusivamente i quadri relativi a tali redditi e, pertanto, non devono essere compilati tutti i restanti quadri (come, ad esempio, i quadri RN, RV e RX).

 

Esente

La casella è barrata nel caso in cui il fabbricato è esonerato dalla determinazione del reddito ai fini IRPEF (anche nel caso in cui è barrata la casella “Immobile sequestrato esente”).

Se la casella è barrata viene impostato "No" nel campo Stampa.

 

Stampa

Dati provenienti da Gestione Immobili:

E’ PRESENTE NO- SOLO NEL CASO IN CUI SI INTENDE PROCEDERE ALLA STAMPA DI FABBRICATI E ALCUNI NON DEVONO ESSERE DICHIARATI.

Es. proprietà condominiale reddito inferiore a euro 25,82.

Se il campo "Riporto in" ha il valore "RN" ed è assente la barratura nel campo "Esente" e il campo "Stampa" assume il valore "NO", in uscita dalla dichiarazione viene visualizzato il messaggio: "Fabbricato n.__: presente Stampa = NO".

 

Data acquisto

Data di acquisto dell'immobile.

(Facoltativo se precedente al 2017).

 

Data Vendita

Data di vendita dell'immobile (ggmmaaaa).

 

Dati immobile aggiornati al (data e ora)

Viene riportata la data e ora di aggiornamento dell’immobile presente in Gestione immobili.

 

Dati possesso aggiornati al (data e ora)

Viene riportata la data e ora di aggiornamento dei dati di possesso dell’immobile presente in Gestione immobili.

 

Trasferiti solo 8 righi dell'immobile, inserire manualmente i successivi

La casella viene impostata dal trasferimento nel caso in cui per l'immobile sono inseriti nella Gestione Immobili più di 8 righi di variazione.

Indicare manualmente nei Redditi i righi successivi all'ottavo.

 

Per inserire manualmente i righi successivi all'ottavo eseguire la seguente procedura operativa:

  1. Se il fabbricato non è l’ultimo inserito eseguire due volte la funzione per copiare il fabbricato che ha più di 8 variazioni;

  2. il fabbricato con più di 8 variazioni è l'ultimo inserito eseguire una sola volta la funzione per copiare il fabbricato che ha più di 8 variazioni;

  1. Nell’ultima copia eseguita i campi saranno editabili in base alla barratura “Inserimento manuale righi successivi a 8” e sarà possibile inserire manualmente le variazioni successive all’ottava;

  2. Negli inserimenti relativi allo stesso immobile che ha più di otto variazioni, impostare su tutti “Automatismi disattivi” e, sommare gli imponibili risultanti nell’inserimento con le variazioni successive all’ottava, agli imponibili risultanti nell’inserimento con le prime 8 variazioni dell’immobile;

 

NOTA:

se ad esempio per le prime 8 variazioni l’imponibile viene calcolato in base alla quota del reddito dominicale e, per le variazioni successive all’ottava l’imponibile viene calcolato in base alla quota del canone, non deve essere eseguito il punto 4 ma deve essere rieseguito il calcolo dell’imponibile per verificare se deve essere determinato in base alla quota del reddito dominicale oppure in base alla quota del canone.

 

  1. Nell’inserimento che ha le variazioni successive all’ottava cancellare gli importi degli imponibili.

  2. Terminare la compilazione della dichiarazione;

  3. Chiudere la dichiarazione. (ignorare i messaggi presenti nell’elenco dei messaggi ovvero “Assente il codice comune di ubicazione dell’immobile”)

  4. Stampare la dichiarazione ed integrare la stampa mettendo la barratura di continuazione.

  5. Creare la fornitura telematica da inviare all’amministrazione finanziaria contente solo questa  dichiarazione.

  6. Aprire la fornitura utilizzando "Variazione file telematico".

  7. Posizionarsi sul record C e apportare le seguenti modifiche:

  1. posizionarsi sul primo rigo libero e indicare il codice "RB00X008" (X identifica il numero del rigo che può essere dedotto dalla stampa della dichiarazione) e nel campo "Valore" indicare "1";

  2. posizionarsi sul record B e rispondere “SI” al messaggio per il salvataggio delle modifiche;

  3. cliccare sul bottone "Riordina";

  4. uscire dalla fornitura, rispondere nuovamente “SI” al messaggio per il salvataggio delle modifiche e poi controllarla.

Se ci dovessero essere degli errori per cui è necessario rigenerare la fornitura ricordarsi di eseguire sempre i passaggi di cui al punto 11.

 

Inserimenti manuale righi successivi a 8

La casella va impostata dall'utente quando gli immobili non devono essere aggiornati/cancellati da Gestione Immobili e solo se è presente la barratura "Trasferiti solo 8 righi dell'immobile, inserire manualmente i successivi".

Se il codice dell'immobile è presente, ma una delle due date di variazioni risulta essere differente, se non è presente la barratura "Inserimenti manuale righi successivi a 8", vengono aggiornati tutti i dati provenienti da Gestione Immobili.

 

 

CASISTICA RIGUARDANTE LE LOCAZIONI BREVI (aggregazione di più righi con le stesse caratteristiche):

In caso di più locazioni brevi per fini abitativi, cioè locazioni che non superano i 30 giorni, la procedura esegue l'aggregazione dei righi che hanno le stesse peculiarità.

La casistica riguarda i fabbricati con categoria A (da A1 a A11, esclusa la categoria A10) e le relative pertinenze (C2, C6, C7) concesse in locazione  per brevi periodi saltuari.

La casistica riguarda i casi di locazione dove il periodo (giorni) sia inferiore o uguale a 30gg.  

La casistica riguarda i casi in cui l'immobile è affittato quindi gli Utilizzi da considerare sono = 3, 4, 8, 11, 12.

[ATTENZIONE!!! Se il periodo di locazione è a cavallo d'anno es. dal 20/12/2017 al 25/01/2018 essa non è da considerare locazione breve perchè il periodo della locazione supera o 30 gg.; invece se il periodo va per es. dal 20/12/2017 al 15/01/2018 essa va considerata una locazione breve perchè < = 30 gg.

La stessa cosa è prevista quando il periodo della locazione è iniziale (es. dal 10/12/2016 al 15/01/2017, in questo caso non deve essere considerata una locazione breve quella che va dal 01/01/2017 al 15/01/2017)].

Oltre ai righi in cui l’immobile è locato, vengono aggregati anche i righi in cui l’immobile è "a disposizione" (non locato) controllando:

Per potere considerare una variazione aggregabile con altre variazioni vengono considerati alcuni campi specifici per poterli quindi aggregare in un'unica variazione. Nei righi aggregati tali campi devono risultare uguali.

I campi specifici da considerare sono: Utilizzo, Quota possesso, Casi particolari, Cedolare secca.

Nell'unica variazione che risulterà dalla aggregazione delle "locazioni brevi" vengono sommati il campo "Giorni" e il campo "Canone di locazione" che sono la somma di tutte le variazioni concernenti l'aggregazione delle variazioni delle "locazioni brevi".

Per l'aggregazione concernente le variazioni "a disposizione" (non locate) invece viene sommato solo il campo "Giorni" perchè il campo "Canone di locazione" non è presente.

 

Per esempio (Immobile posseduto al 100% prima abitazione principale, poi dato in locazione per più periodi brevi):

A     Immobile X dal 01/01/2017 al 31/03/2017 è Abitazione principale (Utilizzo = 1)

 

B     Immobile X dal 01/04/2017 al 30/06/2017 è a disposizione (Utilizzo = 2)

 

C     Immobile X dal 01/07/2017 al 15/07/2017 è locato a canone concordato (locazione inferiore a 30 gg.) (Utilizzo = 8)

 

D     Immobile X dal 16/07/2017 al 31/07/2017 è a disposizione (Utilizzo = 2)

 

E      Immobile X dal 01/08/2017 al 12/08/2017 è locato a canone concordato (locazione inferiore a 30 gg.) (Utilizzo = 8)

 

F      Immobile X dal 13/08/2017 al 31/08/2017  è a disposizione (Utilizzo = 2)

 

G     Immobile X dal 01/09/2017 al 20/09/2017 è locato a canone concordato (locazione inferiore a 30 gg) (Utilizzo = 8)

 

H     Immobile X dal 21/09/2017 al 31/12/2017 è a disposizione (Utilizzo = 2)

 

Nell’immobile che viene trasferito risulteranno le seguenti tre variazioni:

Primo rigo:     Rendita xxxxx     Utilizzo = 1     Giorni = 90     Quota = 100%

 

Secondo rigo:     Rendita xxxxx     Utilizzo = 2     Giorni = 228 (somma giorni con Utilizzo 2)     Quota= 100%     Canone = (somma dei canoni nei periodi C+E+G)

 

Terzo rigo:     Rendita xxxxx     Utilizzo = 8     Giorni = 47 (somma giorni con Utilizzo 8)     Quota = 100%.

 

 

Annotazioni

Nessuna stampa sul Modello.

Vengono trasferite da Gestione Immobili.

 

Esempi di annotazioni:

Abitazione propria

Unità immobiliare disponibile

Unità immobiliare non locata

Goduto 50% tra coniugi

In uso gratuito a

Costruzione prima del 29/5/46

Garage proprio

Sfitto

Locato

In comodato

In ristrutturazione

Abitazione stagionale

 

 

 

COPIA RIGHI > 8

Cliccare sul bottone per copiare il fabbricato nel caso in cui devono essere inseriti più di 8 righi di variazioni.

 

E' possibile eseguire la copia dell'immobile solo se è presente la casella "Trasferiti 8 righi dell'immobile, inserire manualmente i succ."

 

 

 

MINIMUM TAX IMMOBILIARE – CALCOLO REDDITO DA DICHIARARE

Nella sezione Minimum Tax immobiliare è possibile calcolare il reddito da dichiarare in caso di locazioni immobiliari, come previsto dalla Finanziaria 2005.

Le disposizioni prevedono l’introduzione di un reddito minimo da dichiarare ai fini dell’accertamento per chi affitta immobili, nel caso in cui il proprietario non dichiara una determinata soglia minima di reddito di locazione, l’amministrazione finanziaria potrà procedere ad un accertamento del reddito.

Gli accertamenti non avvengono nel caso in cui il reddito dell’unità immobiliare locata indicata in dichiarazione sia non inferiore al maggiore di:

 

Coefficiente

In base alla Categoria dell’immobile viene riportato:

140 – per immobili di categoria B

120 – per immobili di categoria A (escluso A10) e C (escluso C1)

60 – per immobili di categoria D e A10

40,8 – per immobili di categoria C1 e E

 

Canone totale annuo

Indicare il canone annuo di locazione.

 

Valore immobile

Per ogni rigo in cui è presente il codice utilizzo 3 o 4 viene determinato il relativo valore nel seguente modo:

Rendita di colonna 1 x 105/100 x GG/365 x coefficiente (140 o 120 o 60 o 40,8) x 10 / 100

 

Canone ridotto

Viene determinato in base al valore indicato nel campo Canone totale annuo

Canone totale x GG/365 x 75 (o 85 se Venezia)/100.

Se il campo "Considera riduzione 15% o 25%" = NO il canone ridotto viene determinato:

Canone totale annuo x GG/365.

 

Reddito minimo da dichiarare

Per ogni rigo viene determinato il reddito da dichiarare, viene preso il maggiore tra il Valore del’immobile e il Canone ridotto.

 

Se il campo Calcolo è importato su “Automatico e riporto canone”, il reddito minimo da dichiarare viene riportato, nel rispettivo rigo, nel campo “Affitto” e viene impostato il valore “2 Affitto”.

 

Altri dati per applicazione regime cedolare secca per l'anno 2018 (DLgs. n. 23 del 14/03/2011)

Questa sezione viene utilizzata solo per il calcolo di convenienza della cedolare secca per l'anno d'imposta 2018 (utilizzando la funzione "Copia dichiarazione - Crea nuova dichiarazione" avendo cura di impostare la barratura "Copia per calcolo convenienza cedolare secca").

Per il periodo d'imposta 2017, l'applicazione della cedolare secca deve essere indicata nella colonna 11 del quadro RB (l'opzione in questi casi è già stata fatta nel 2017 in sede di registrazione del contratto, oppure per i contratti in corso nel 2017, tramite versamento degli acconti sull'imposta sostitutiva alle scadenze previste per gli acconti Irpef 2017).

Il D.Lgs n. 23 del 14 marzo 2011 ha istituito la “cedolare secca sugli affitti” a partire dal periodo d’imposta 2012.

Il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 7 aprile 2011 ha stabilito le modalità di esercizio dell’opzione per l’applicazione del regime della cedolare secca e le modalità di versamento dell’imposta.

 

L’imposta sostitutiva “cedolare secca” sostituisce:

 

L’imposta sostitutiva “cedolare secca” è pari al:

 

Possono esercitare l’opzione per la cedolare secca solo le persone fisiche titolari di immobili locati o di altro diritto di godimento dell’immobile (esempio usufruttuari).

L'immobile oggetto dell’opzione deve essere ad uso abitativo e deve essere locato per finalità abitative.

La cedolare secca non può essere applicata per gli immobili che rientrano nel reddito d’impresa o di lavoro autonomo del locatore.

 

L’opzione può essere esercitata:

 

L’opzione vincola il locatore all’applicazione della cedolare secca per l’intero periodo di durata del contratto o della proroga.

Il locatore ha comunque facoltà di revocare l’opzione in ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata l’opzione.

 

I contribuenti che eseguono l’opzione per l’applicazione della cedolare secca, devono prima comunicare, con raccomandata, al locatore, la rinuncia, per il periodo di validità dell’opzione alla facoltà di richiedere qualsiasi aggiornamento del canone, anche se prevista dal contratto (variazione Istat).

 

Procedura operativa per eseguire il calcolo di convenienza per la cedolare secca per locazioni (D.Lgs n. 23 del 14/03/2011)

 

Opzione ced. secca

Barrare la casella se per l’immobile locato si vuole optare per il regime della “cedolare secca”.

La barratura deve essere impostata su ciascun rigo relativo all'immobile locato.

La barratura può essere impostata solo per gli immobili che hanno il campo “Utilizzo” uguale a “3 Locato”, “8 Loc. con”, "4 Loc. leg.", "11 ab. e loc.", "12 ab. loc. con.", "14 Abr. loc.".

La barratura viene impostata in automatico se viene eseguita la funzione "Copia dichiarazioni - Crea nuova dichiarazione", impostando la barratura nel campo "Copia per calcolo convenienza cedolare secca".

La verifica del calcolo di convenienza viene effettuata nel quadro RX, sezione “Cedolare secca”.

I seguenti campi vengono determinati solo se è presente la barratura “Opzione ced. secca”.

 

Canone stabilito dalle parti

E’ il canone di locazione stabilito dalle parti.

Per ciascun rigo viene determinato il canone rapportato alla quota e al periodo, senza considerare le riduzioni (95% o 75% o 65%).

L’importo del canone non può essere inferiore alla rendita rivalutata.

 

Totale canone stabilito dalle parti (soggetto ad aliquota ordinaria 21%)

Viene riportata la somma del campo “Canone stabilito dalle parti” di tutti i righi che hanno il campo “Utilizzo” uguale a “3 Locato”, "4 Loc. leg.", "11 ab. e loc.", "14 Abr. loc.".

Questa distinzione è necessaria perché l’imposta sostitutiva è diversa a seconda del tipo di contratto.

Per i contratti con canone libero l’aliquota dell’imposta sostitutiva da applicare è pari al 21%.

 

Totale canone stabilito dalle parti (soggetto ad aliquota ordinaria 10%)

Viene riportata la somma del campo “Canone stabilito dalle parti” di tutti i righi che hanno il campo “Utilizzo” uguale a “8 Loc. con” e "12 ab. loc. con."

Questa distinzione è necessaria perché l’imposta sostitutiva è diversa a seconda del tipo di contratto.

Per i contratti con canone convenzionale l’aliquota dell’imposta sostitutiva da applicare è pari al 10%.

 

Imposta sostitutiva

Viene determinata l’imposta sostitutiva, applicando il 21% al “Totale canone stabilito dalle parti (soggetto ad aliquota ordinaria 21%)” e il 10% al “Totale canone stabilito dalle parti (soggetto ad aliquota ordinaria 10%)”.

 

Imposta di registro da versare in caso di non applicazione cedolare secca

Da indicare solo se il soggetto vuole eseguire il calcolo di convenienza tra la tassazione ordinaria e il regime della cedolare secca.

L'imposta di registro deve essere pagata al momento della registrazione del contratto o in caso di rinnovo del contratto.

Le imposte di registro già pagate, in caso di opzione per la cedolare secca non sono rimborsabili.

Indicare l'importo dell'imposta di registro da versare nel 2018.

L'imposta di registro è pari al 2% del canone annuo (solo per metà a carico del locatore).

Per i contratti a canone "concordato", deve essere calcolata sul canone annuo ridotto del 30%.

 

Imposta di bollo da versare in caso di non applicazione cedolare secca

L'imposta di bollo deve essere versata al momento della registrazione del contratto.

Indicare l'imposta di bollo da pagare per i contratti registrati nel 2018.

L'imposta di bollo già pagata, in caso di applicazione della cedolare secca, non è rimborsabile.

L'imposta di bollo è pari a 14,62 euro su ogni copia del contratto per ogni 4 facciate di 100 righe.